Per certe persone la fantasia è un capriccio,una
bizzaria,una stranezza.
Per altri è finzione,nel senso di non
realtà,estro,ubbia.
La fantasia è la facoltà dell’uomo piu’ libera di
tutte le altre,e forse il problema è che non tutti gli uomini sono liberi;essa
infatti puo’ anche non tener conto della realizzabilità o del funzionamento di
cio’ che ha pensato.E’ libera di pensare qualunque cosa,anche la piu’
assurda,incredibile,impossibile.
L’invenzione usa la stessa tecnica della
fantasia,cioè la relazione fra cio’ che si conosce,ma finalizzandola ad un uso
pratico.
Inventare vuol dire pensare a qualcosa che prima
non c’èra,mentre scoprire vuol dire trovare qualcosa che prima non si conosceva
ma che esisteva.
La creatività è anch’essa un uso finalizzato della
fantasia,anzi,della fantasia e dell’invenzione,in modo globale.
La creatività è usata nel campo del
design,considerando il design come modo di progettare,un modo che,pur essendo
libero come la fantasia,esatto come l’invenzione,comprende tutti gli aspetti di
un problema,non solo l’immagine come la fantasia,non solo la funzione come
l’invenzione,ma anche l’aspetto psicologico,sociale,economico,umano.
Nel
ventesimo secolo, uno psicologo svizzero, Carl Gustav Jung, studiando l’essere
umano, individua cinque istinti di base che egli definisce: la fame (la
nutrizione di Lorenz), la sessualità (la procreazione di Lorenz), la pulsione
all’attività (aggressività), la riflessione (la fuga degli animali davanti al
pericolo è re-flectio negli uomini, un flettersi indietro, dentro, un ritrarsi
nel pensiero, una fuga dentro di sé) e infine l’istinto creativo.
Appare evidente che lo studio di Jung, rispetto allo studio di Lorenz, rileva
un quinto istinto fondamentale, che sembra appartenere esclusivamente
all’essere umano: la creatività. Ne deriva che la creatività è ciò che
distingue l’uomo dall’animale.
E se la creatività è un istinto, allora come ogni istinto è necessaria alla
sopravvivenza dell’individuo e della specie, la creatività è necessaria alla
vita; e come un istinto, la creatività richiede appagamento, cioè, nell’essere
umano, l’impulso alla realizzazione di sé opera con la coattività dell’istinto.
In altre parole: finché non è soddisfatto, preme.
Le immagini
fantastiche sono dunque il fondamento della coscienza. Alle immagini
fantastiche ci dobbiamo rivolgere per capire, le cose importanti, fondamentali,
che stanno sul fondo della nostra anima. Per diventare consci, coscienti,
consapevoli della realtà dobbiamo diventare consapevoli delle fantasie, delle
immagini fantastiche e riconoscerle ovunque, non solamente in un mondo
fantastico separato dalla realtà. Un inesauribile rimando di specchi, ove
l’inconscio scopre il proprio volto, come nel “Sogno di una notte di mezza
estate” di Shakespeare, ove le immagini fantastiche diventano la modalità
strumentale del percepire e del vedere dentro le cose. Tradurre la realtà in
immagini fantastiche il naturale processo di diventare consci, individuarsi,
diventare uno, unico. Come fa Achille con le visioni della madre Teti e come
tutti gli eroi greci con le visioni degli dei. Oggi noi, così sottomessi alla
tirannia del nostro Io eroico pensiamo che il processo d’individuazione, del
diventare qualcuno, consista nel tradurre in realtà la fantasia, mentre per
essere davvero un essere umano altro non si deve che tradurre la realtà in
fantasia.
Matteo Tarasco
THE BIRTH OF A FASHION SHOW
Tyger! Tyger! burning bright
In the forests of the night,
What immortal hand or eye
Could frame thy fearful symmetry?
In what distant deeps or skies
Burnt the fire of thine eyes?
On what wings dare he aspire?
What the hand dare sieze the fire?
And what shoulder, & what art.
Could twist the sinews of thy heart?
And when thy heart began to beat,
What dread hand? & what dread feet?
What the hammer? what the chain?
In what furnace was thy brain?
What the anvil? what dread grasp
Dare its deadly terrors clasp?
When the stars threw down their spears,
And watered heaven with their tears,
Did he smile his work to see?
Did he who made the Lamb make thee?
Tyger! Tyger! burning bright
In the forests of the night,
What immortal hand or eye
Dare frame thy fearful symmetry?
and if that tiger night ....
was a moth?
was a moth?
WHAT?
COLOR
SHAPE



HOW?
THE MATERIALS
THE MAGIC
THE PASSION
TESTS
THE SHOW
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